giovedì 31 agosto 2017

Anne e Daniel.









Il vento si era alzato, e le onde spumose infrangevano i loro ultimi respiri contro le alte falesie del paese di Polperro, laddove il grigio uniforme del cielo copriva i passi del vecchio Daniel. La strada era leggermente in salita, e, ai lati, si alzavano le casette di mattone rosso con ampie fioriere. La primavera lentamente sbocciava in Cornovaglia, anche se, una finissima pioggerellina si era appena unita al cammino di Daniel.
Il giardino di casa era ben curato: c’erano camelie rosse, bianche magnolie e alzalee in vasi di terracotta, nel mezzo un tavolo di larice con due sedie. 
Daniel si diresse verso la sedia, posta sul lato destro, la moglie tra i fiori, li innaffiava.
“Ragazzo, ancora non vi è chiaro che mia madre non vuole che noi parliamo! Credevo di essere stata schietta, e sincera l’ultima volta! Mi dispiace, ma ora lei dovrà andar via, perché ho appuntamento con delle mie amiche, è l’ora del nostro thè bianco” disse la moglie, mentre, di schiena, continuava ad annaffiare i suoi fiori.
Daniel ascoltò in silenzio e con sorriso le parole della sua Annie.
Subito, dopo, la donna si girò con impeto verso Daniel.
“Lo so che per lei non è facile accettarlo. Ma prima lo capirà, è meglio sarà per entrambi!”
E poi la donna rivolse di nuovo lo sguardo verso i suoi fiori.
A un certo punto i vecchi occhi di Annie furono abbagliati da una forte luce dorata, la signora, con una mano, cercò di coprirsi mentre con l’altra prese l’oggetto ricoperto di terra: era un anello d’oro. La loro fede di matrimonio, andata perduta, ormai, anni or sono. Annie la prese, e si girò verso Daniel: “Questa è la nostra fede”.

A Daniel caddero delle piccole lacrime, e con una voce accorata disse: “Sì, Annie, è la nostra fede” intanto che la pioggia cadeva con maggior forza e il vento si abbassava.



Aniceto Fiorillo

Nato a Cesa nel 1979, dopo la laurea in Lettere, viaggia per l’Italia e per l’Europa sia per piacere ma soprattutto alla ricerca di un qualsiasi lavoro che gli permetta di scrivere senza pensieri: a Brussel, incontra il Pilota e la sua comunità di brasiliani belgi, imparando l’inglese e il francese perché vuol sentirsi cittadino europeo ma il grigio del cielo belga lo rende triste e scappa verso il mare dell’isola di Malta. Qui si imbatte in una dozzina di russi che contrabbandano in diamanti e che decidono di scassarlo (picchiare una persona fino a ridurlo in fin di vita), e mentre tenta di sfuggire agli ex bolscevichi, incontra una bellissima sudtirolese che lo conduce a Bolzano dove si impegna nell’insegnamento e nel cercare di farsi una famiglia con relativa prole. Ma il Signore per lui ha in serbo altri piani! Ritorna a Napoli dove gestisce una libreria, naturalmente abusiva; finché, un giorno, di inverno, e di forte vento, non giunge la Finanza che gli intima di chiudere in blocco l’attività. Non si perde d’animo e con tanta voglia e molti denari sceglie la città di Roma come sua nuova sposa. Qui a Roma conosce la solitudine,il lavoro, l’amore, e poi, il vento lo riporta a Napoli centro. Ora è facile incontrarlo, di mattina, al Caffè del Duomo, prima che vada a scuola.


Autore di Kilometro zero 
https://www.amazon.it/Kilometro-Zero-Aniceto-Fiorillo-ebook/dp/B01N8XRSM9

e dei suddetti Racconti disaccordati.



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